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Studio Odontotiatrico Dott. Orengo

La radiologia in odontoiatria è sempre stata una metodologia diagnostica importante.

Siamo abituati ad eseguire una “lastrina” dall'odontoiatra, una piccola radiografia che ci consente di vedere alcuni denti e i tessuti ossei attorno. Anche il termine “panoramica” è di uso comune, è una radiografia estesa che consente di vedere tutte le arcate, superiore e inferiore.

Alcuni concetti importanti: una qualsiasi radiografia ci espone a un fascio di raggi ionizzanti. Per definizione viene considerato un “esame invasivo”. Qualsiasi esame radiografico deve essere “giustificato”.

Spesso alcune persone si presentano in studio avendo fatto preventivamente una panoramica, convinti che servirà. Qualsiasi radiografia deve essere prescritta dal medico per approfondire un dubbio diagnostico, non fatta a priori. Un esame radiografico può essere “bidimensionale” o “tridimensionale”. La lastrina o la panoramica sono esami radiografici bidimensionali, è come se facessimo una fotografia a un muro, vediamo altezza e lunghezza e in “trasparenza” ciò che è all'interno del muro. Con una radiografia tridimensionale abbiamo la possibilità di vedere anche nello spessore. Fino a non molto tempo fa in odontoiatria erano utilizzate solo le radiografie bidimensionali. Con il diffondersi delle apparecchiature tomografiche, radiografie tridimensionali, anche in odontoiatria ci si è avvalsi di questa metodica, si utilizzavano le stesse apparecchiature radiografiche utilizzate per il resto del corpo. Il vantaggio diagnostico è stato notevole e come spesso accade accanto a un vantaggio si nasconde uno svantaggio. Lo svantaggio è rappresentato da una più alta dose di raggi ionizzanti.

Lo sviluppo ulteriore è stato l'arrivo di apparecchiature radiologiche dedicate all'odontoiatria, la cosiddetta cone beam. Con queste apparecchiature possiamo eseguire radiografie tridimensionali di zone limitate, questo significa un minor utilizzo di fasci ionizzanti.

Si è passati da una radiologia analogica a una radiologia digitale. Con un'apparecchiatura digitale si è avuta la possibilità di ridurre, anche considerevolmente la dose ionizzante. Questo però non significa che si possano eseguire radiografie in numero maggiore.

E' importante conservare i propri esami radiografici eseguiti. Rappresentano sempre un importante dato per il medico. Chiediamo al nostro dentista le radiografie effettuate. Le radiografie digitali sono di facile conservazione. Chiediamo sempre il file originale e non una semplice stampa, la stampa avrà sempre una definizione inferiore rispetto al file digitale e la sua conservazione non è altrettanto agevole.

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